"Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa.
Neanche a me. Ok?
Se hai un sogno tu lo devi proteggere.
Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare.
Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto".
Dal film: "Alla ricerca della felicità"
(Will Smith)
Sono la Dott.ssa Giuditta Patrini, sono regolarmente iscritta all'albo degli psicologi con il numero 19480. Ricevo nel mio studio a Crema.
Sono psicologa/psicoterapeuta a indirizzo immaginativo; esplico la mia attività professionale, ad adolescenti, adulti, coppie e ad anziani che si trovano in un momento di difficoltà relazionale, ansia, o per qualunque evento della vita che ha causato stress.
Perché l'individuo ha bisogno di recarsi dallo specialista del funzionamento della mente? Non ha già, di per sé, le capacità per risolvere i suoi problemi? In realtà accade che sia la mente stessa a creare dei labirinti senza uscita, e quindi la risoluzione del conflitto, diventa impossibile! Con un' attenzione alle sensazioni ed emozioni percepite dentro di sé, al mondo immaginario (sogni, fantasie etc...) E alla relazione con il terapeuta è possibile riscoprire il vero SE'.
Avere un corpo, dice Marleau-Ponty, vuol dire essere guardati, guardarsi (prospettiva interiore), essere visibile. Avere un corpo, sentirlo, immaginarlo e rappresentarlo si accompagna alla capacità di trasferire questo vissuto nella relazione con l'Altro. In Analisi Immaginativa, il richiamo al corpo non è in riferimento all'anatomia ma, alla modalità attraverso la quale l'individuo sperimenta il suo corpo, arriva ciò a sentire, percepire, a immaginare e a conoscere per la ricerca della felicità. Il corpo non è solo oggetto di conoscenza ma soggetto senziente, percepente, conoscente e vivente.
L'attenzione al corpo mi ha portato a una formazione per la quale utilizzo il Training Autogeno di Shoultz o Training Autogeno Analitico per ritrovare un benessere, un equilibrio mente, corpo ed emozioni con la finalità di una conoscenza del Sé per il cambiamento.
Per S. Freud il sogno rappresenta la via regia per la conoscenza dell'inconscio e quindi delle parti più nascoste di noi stessi; secondo Freud il sogno è anche, quindi, la reazione a una perturbazione di qualcosa che si è verificato nel giorno.
Attraverso l'analisi e l'interpretazione del sogno è possibile comprendere il significato profondo di ciò che appare nella notte, ma il sogno è anche il custode del sonno che ci permette di andare oltre...
La giornata è scandita da immagini, fotogrammi che si depositano nel registro dei ricordi; ecco che le fotografie, i disegni, le immagini che creiamo nella nostra fantasia e quotidianità, sono significative del film della vita, che attraverso il percorso psicologico si recupera, per rielaborare la trama esistenziale permettendo al paziente di riappropriarsi dei propri vissuti.
L'incontro analista-paziente è già il primo atto di un processo mutativo. Al primo incontro con l'analista, il paziente d' avvio all'inizio di un percorso che potrà evolversi dal codice dell'appartenenza all'emancipazione, dal riconoscersi attraverso l'adesione alla prassi altrui, al riconoscersi nella propria soggettività e originalità. W. Bion dice: “il miglior collega che abbiamo è il paziente stesso, perché ci aiuta a capirlo; ma questo è speculare alla capacità dell'analista di un ascolto sempre più accurato e rispettoso di ciò che il paziente dice”.
Attraverso la capacità del terapeuta di empatia e di ascolto attivo è possibile creare le basi affinché l'ingranaggio delle due menti (pazienti e terapeuta) consenta al paziente, attraverso le sue risorse, di giungere al cambiamento, per poter essere... Ciò che si vuole essere.
Immagina che la vita sia un fiume e che ti trovi su una piccola barca che segue la corrente. A volte il fiume è diritto e riesci a vedere lontano nel futuro, altre volte ci sono curve e la vita cambia repentinamente senza preavviso... Nelle rapide devi utilizzare le tue capacità per conservare l’ equilibrio. La tua attenzione totalmente è concentrata sull’istante. Ogni giorno acquisisci maggiore esperienza su come guidare la tua barca:
- SAI COME VIVERE LA TUA VITA.
- SAI COME AMARE.
A volte però la direzione da prendere non è così chiara, non hai idea di come remare per restare nel fiume e per non lasciarti travolgere dalla corrente…
E’ così che vedo la terapia di coppia: un momento nella propria vita in cui non si ha idea dove la relazione con il partner vi stia portando, ma attraverso l’ aiuto dello psicoterapeuta è possibile ripartire dalla deriva delle delusioni per giungere alla laguna delle possibilità per ritrovare nuovi significati per sé e per gli altri.
Io stessa diversi anni fa sono stata una paziente nella terapia di coppia, ed è per questo che ho approfondito personalmente e professionalmente le dinamiche che si presentano nella relazione di coppia.
I miei riferimenti teorici sono:
- L’ approccio sistemico relazionale nel quale il paziente è la coppia stessa. In questo contesto vengono presi in esame la loro provenienza, l’ origine della formazione del loro legame, la loro modalità di reazione all’ interno della coppia;
- Teoria di Attaccamento di J. Bowlby: nella teoria bowlbiana viene teorizzata la tendenza degli esseri umani a stringere legami affettivi preferenziali con gli altri individui lungo tutto l’ arco della vita secondo un modello fornito dalla relazione precoce tra il bambino e il genitore.
Il setting:
- 10 colloqui in seduta di coppia con cadenza ogni 15 giorni;
- 2 colloqui singoli (a discrezione della terapeuta);
- Utilizzati strumenti quali ad esempio il genogramma, disegni etc… sempre a discrezione della terapeuta.
Se siete quindi in “crisi” con il vostro partner non esitate a provare un percorso terapeutico che non necessariamente possa essere risolutivo della crisi di coppia, ma che vi può dare gli strumenti per comprendere chi volete essere per poter essere felici.
“ Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso;
Oltre alla presenza della terapeuta-conduttore del gruppo vi è la partecipazione di una co-conduttrice esterna sempre psicologa-psicoterapeuta come “occhio osservatore” esterno delle dinamiche di gruppo.
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Per mindfulness s’intende uno stato di coscienza in cui siamo testimoni vigili e presenti dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e percezioni, momento per momento, cioè “prestare attenzione con intenzione al momento presente, in modo non giudicante”. Perché una psicoterapeuta può utilizzare la Mindfulness come strumento terapeutico? Spesso il paziente chiede alla psicologa un aiuto pratico per imparare a gestire le emozioni, per gestire l’ ansia e lo stress. Uno strumento può essere la Mindfulness che permette di togliere “il pilota automatico” alle risposte che nella quotidianità, a eventi stressanti, si è soliti dare lasciandosi naufragare dalle emozioni negative perdendo di conseguenza, il momento presente. Attraverso l’ attenzione al corpo, al nostro respiro alle varie tecniche che la terapeuta può utilizzare, l’ ansia e lo stress possono essere gestite per poi intervenire, dove richiesto, con una modifica degli aspetti più profondi della personalità: la psicoterapia. La Mindfulness (consapevolezza) permette “di osservare” i pensieri che viaggiano nella mente come treni in corsa, ma che si possono fermare e si ha quasi la sensazione di vederli con gli occhi. E’ possibile vederli esattamente come compaiono nella mente, come compaiono dal nulla e come lentamente si dissolvano come una bolla di sapone... |
CHI E’ LA SESSUOLOGA E DI CHE COSA SI OCCUPA?
La sessuologa o terapeuta sessuale, è un esperto in tutto ciò che concerne la sfera sessuale, sia a livello fisico che psichico.
Sostanzialmente lo specialista del sesso aiuta a vivere meglio la propria sessualità, attraverso un percorso personalizzato finalizzato al benessere psico-fisico e sociale.
Infatti è l’ O.M.S a dire che:
“…Esistono dei diritti fondamentali
dell’ individuo,
incluso il diritto alla
salute sessuale” ( 1975)
La sessualità:
La sessuologia è una scienza autonoma che si occupa di argomenti molto eterogenei: sviluppo sessuale, meccanismi dei rapporti erotici, comportamento sessuale e relazioni affettive – inclusi gli aspetti fisiologici, psicologici, medici, sociali e culturali - patologie sessuali femminili e maschili, quali:
MASCHILI FEMMINILI
- DISFUNZIONI ERETTILI; - ANORGASMIA;
- EIACULAZIONE PRECOCE; - DISPAURENIA;
- IPERSENSIBILITA’ DEL GLANDE; - VAGINISMO;
E...disturbi del desiderio sessuale.
Si rende pertanto necessaria la collaborazione con figure professionali, quali: medico di base, andrologo, ginecologa e ostetrica.
La sessuologa si occupa inoltre di:
- Costruzione dell’ identità sessuale;
- Problematiche sessuali all’ interno di una relazione di coppia indipendentemente dall’ identità di genere e del proprio orientamento sessuale;
- Intersessualità;
- Transessualità: MtF o FtM
- Gravidanza e/o allattamento in collaborazione con ostetrica;
- Assistenza alla P.M.A ( Procreazione Medicalmente Assistita);
- Menopausa/ andropausa;
- Sesso e terza età.